Qual è il pellet migliore per il riscaldamento?
Quando si parla di riscaldamento domestico, il pellet viene considerato come il combustibile più ecologico ed economico disponibile sul mercato.
Il pellet è un combustibile prodotto utilizzando scarti della lavorazione del legno o materiali provenienti da piani di gestione forestale sostenibile.
Molte volte, inoltre, viene prodotto direttamente da legno appositamente macinato per lo scopo.
Questo permette di ridurre l’abbattimento degli alberi e, grazie all’assenza di additivi chimici, il pellet risulta meno inquinante rispetto ai combustibili fossili come GPL, metano e petrolio.
Dal punto di vista economico, il risparmio annuo può variare dai 300 € ai 1.000 € rispetto ad altri combustibili. Tuttavia, non tutto il pellet è uguale.
Ora vediamo insieme quali qualità devono essere osservate prima dell’acquisto.
La qualità del pellet: cosa considerare?
La qualità del pellet può variare in base a diversi fattori:
- tipo di legno utilizzato,
- la sua provenienza,
- l’omogeneità
- la precisione del processo produttivo.
Un pellet di bassa qualità può essere più economico, ma avrà un potere calorifico inferiore, richiederà un maggior consumo di prodotto e produrrà molta più cenere, con il rischio di causare problemi ai componenti della caldaia o alla stufa.
Invece un pellet più costoso, solitamente, vi garantirà una resa calorifica maggiore ed un residuo di cenere minore facendovi risparmiare tempo nella pulizia della stufa e riscaldando più in fretta e in modo più efficiente la tua casa.
Faggio o abete: quale legno scegliere per il pellet?
Quando si sceglie il pellet, è fondamentale considerare il tipo di legno utilizzato.
Il pellet di faggio, ad esempio, offre un elevato potere calorifico e produce una discreta quantità di cenere, risultando un’ottima scelta per chi cerca la massima efficienza.
Il pellet di abete, invece, garantisce una combustione uniforme e una buona resa, con una produzione di cenere minore rispetto al faggio.
La scelta tra faggio e abete dipende dalle specifiche esigenze di riscaldamento e dalle preferenze personali.
Come riconoscere il pellet migliore?
Abbiamo detto che il pellet non è tutto uguale, ma come fare a riconoscere quello di qualità?
Per scegliere un pellet di qualità, è essenziale prestare attenzione a cinque aspetti fondamentali:
- il logo ENplus A1 o ENplus A2,
- il potere calorifico,
- il contenuto di ceneri,
- il livello di umidità
- la quantità di residuo di segatura nel sacco.
La risposta sta nella certificazione del prodotto. Le certificazioni garantiscono che il processo di produzione del pellet rispetti rigorosi standard qualitativi garantendo l’assenza di materiali chimici o pericolosi per salute ed ambiente.
La certificazione ENplus: una garanzia di qualità
In Italia, la certificazione del pellet non è obbligatoria, ma la presenza della certificazione ENplus può fare la differenza nella scelta del prodotto migliore.
Questa certificazione, introdotta nel 2011 dall’EPC (European Pellet Council), si basa sulla norma EN 14961-2 e copre l’intera filiera del pellet.
Dalla provenienza del legno alla distribuzione finale. Il pellet certificato ENplus è suddiviso in tre categorie qualitative:
- ENplus – A1: Alta qualità (residuo ceneri inferiore allo 0,07%)
- ENplus – A2: Qualità media (residuo ceneri inferiore all’1,5%)
- EN – B: Bassa qualità, per uso industriale
Ogni sacco di pellet certificato ENplus riporta il Marchio di Qualità, costituito dal Marchio di Certificazione e dal codice identificativo unico, che indica l’azienda produttrice o distributrice. Questo codice è essenziale per riconoscere un pellet certificato ed evitare frodi.
Se dovessi imbatterti in sacchi di pellet con il solo simbolo ENplus ma senza codice identificativo, è molto probabile che si tratti di un prodotto non certificato e, di conseguenza, potenzialmente contraffatto.
Cosa cercare sull’etichetta del pellet?
Quando si parla di pellet di alta qualità, il marchio ENplus è una garanzia. Per riconoscere un pellet certificato, verifica che sulla confezione siano riportate le seguenti informazioni:
- Il marchio ENplus, con la classificazione A1 (qualità superiore) o A2 (qualità media), correttamente stampato sul sacco.
- La sigla del Paese di origine del produttore o del distributore (ad esempio IT per Italia, AT per Austria, DE per Germania, SI per Slovenia, HR per Croazia, CH per Svizzera, USA per Stati Uniti, CAN per Canada).
- Il codice dell’azienda certificata: se compreso tra 001 e 299 indica un produttore, se tra 301 e 999 un distributore.
- La dicitura “pellet di legno”.
- Il peso del sacco (solitamente 15 kg).
- Il diametro del pellet (ad esempio 6 mm).
- Una nota che consiglia di conservare il prodotto in un luogo asciutto.
- Una nota che invita a usare il pellet solo in impianti di combustione appropriati e conformi alle indicazioni del costruttore.
- Il nome del produttore o del distributore.
Conclusione: come scegliere il pellet migliore?
Con le informazioni fornite in questo articolo e prestando attenzione alla qualità e alle certificazioni.
Scegliere il miglior pellet per il riscaldamento sarà molto più semplice.
Se il sacco non riporta la certificazione ENplus, probabilmente la qualità del pellet al suo interno non sarà delle migliori.
Ricorda sempre di considerare le tue esigenze specifiche e per sicurezza chiedi sempre il parere di professionisti con anni di esperienza.
Ti aspettiamo in negozio per garantirti un acquisto sicuro e certificato.